PROGETTINO E CAPITOLATO

Buon giorno a tutti, oggi parliamo di progettazione e di computo metrico o capitolato.

Scrivo questo articolo perché mi capita spesso di compilare capitolati che giudico incompleti.

E se i capitolati sono incompleti non ci avviciniamo minimamente al prezzo finale, anzi facciamo confusione. Cioè io non faccio confusione ma i miei clienti sì.

Ora basta.

In diversi anni di esperienza qualche progettino l’ho fatto, non opere grandi, ma appartamenti, ristrutturazioni, rivisitazione di ambienti e cambio di destinazione d’uso.

Insomma, quando progetto qualcosa è come se fosse casa mia. Ogni particolare è studiato secondo le necessità richieste dal cliente.

Questo è quello che mi aspetto da un professionista al quale mi affido:

  • Voglia di lavorare
  • Passione
  • Competenza e ispirazione
  • Condivisione nelle scelte progettuali
  • Soluzioni tecniche ai miei desideri
  • Conoscenza dei materiali
  • Capacità relazionali e partecipazione agli incontri con i soggetti esterni
  • Capitolato preciso e puntuale delle lavorazioni
  • Pianificazione dei tempi e dei costi
  • Direzione lavori precisa ed affidabile

Secondo me è meglio spendere qualche soldo e farsi fare un disegnino preliminare ed un capitolato direttamente da una persona o da una impresa di fiducia prima di contattare un professionista per redigere il progetto definitivo.

Senza impegno si può così stabilire, con buona accuratezza, costi e lavorazioni.

Il geometra che ha fatto così bene l’accatastamento della casa del tuo amico o la successione di tuo nonno e che ti segue da una vita e ti trovi bene non è detto che sia bravo a progettare.

Se vuoi partire bene con il tuo progetto devi rivolgerti ad un progettista professionista.

Si può anche optare per una impresa che ha al suo interno uno studio di progettazione.

Ma chi lo fa?

Quando ero a militare, per non fare le guardie mi sono spacciato per imbianchino, l’avevo già fatto ma ero un po’ improvvisato. All’inizio è andata bene, fino a quando è arrivato un imbianchino vero….

Tutta un’ altra cosa….

Improvvisarsi è semplice…quando hai a che fare con persone non competenti in materia...

Il militare è un po’ lo specchio della vita…

Perché il capitolato è incompleto ? (e a te sembra anche fin troppo completo ?)

La causa è il fatto che di solito l’amico tecnico progettista improvvisato non ha esperienza, non esegue i lavori in prima persona e gli possono sfuggire parecchi dettagli che in fase di valutazione economica possono far lievitare i prezzi in maniera consistente creando non pochi problemi ai clienti che si ritrovano a dover sborsare soldi in più che magari non avevano preventivato. Sicuramente è in buona fede e non lo fa apposta.

Succede che i clienti mi sottopongono il cosiddetto capitolato pensando che le spese siano solo quelle scritte all’interno, ma nel quale non sono presenti:

  • I costi tecnici: oneri comunali, costi di progetto e direzione lavori, relazione energetica, accatastamento, A.P.E., ecc
  • Schemi degli impianti e marca dei materiali
  • Installazione cantiere e opere correlate
  • Molte altre cose…. ogni volta ce n’è una nuova…

Senza parlare poi del copia/incolla delle voci di capitolato dal prezziario della regione, quindi voci generiche sulle lavorazioni (specialmente sulle opere di cemento armato) che non hanno attinenza alcuna con il progetto e non specificano nulla.

Esempio del capitolato fornito: fornitura e posa di lucernario n° 4

Esempio del mio capitolato: fornitura e posa di lucernari tipo Velux versione base in legno di pino - apertura a bilico modello mk06 dimensioni 78 x 98 - esclusa zanzariera

Come si può notare esiste una bella differenza anche perché non è possibile, nel primo caso, confrontare diversi preventivi...inoltre immagina di dover modificare tutte le voci che per la maggior parte dei casi sono più di 50...

Sono un po’ stanco di interpretare tutto ciò, perdo tante ore di lavoro…

  • Mi rifaccio il disegno con il cad
  • Verifico le quantità
  • Mentre sono lì scopro che magari il tanto sognato secondo bagno ci stà e magari anche uno sgabuzzino ed un soppalco, allora disegno una proposta di progetto...
  • Lo so già che mi chiederanno: "che differenza c'è di costo tra i 2 progetti ?", allora preparo un altro capitolato da confrontare...
  • Modifico tutte le voci perché siano precise ed individuino un materiale ed un costo specifico
  • Mi accorgo che i materiali proposti non sono i più indicati...cosa faccio ?...lascio quelli o ne propongo degli altri ?....secondo te..???...giusto !... ne propongo degli altri motivando la scelta...
  • Ecc....ecc...ecc...

Rientro dall'ufficio alle 3 di notte e mia moglie mi chiede dove sono stato....

Ogni tanto mi succede che mi chiamano per un preventivo (con capitolato redatto da altri e assolutamente insufficiente) e mi ritrovo mio malgrado a dover opinare il lavoro degli altri, ma è proprio quello che non voglio fare. Molte volte preferisco stare zitto, ma così facendo aiuto i miei potenziali clienti ?

Chi sono io per giudicare gli altri ?

Io sono Keia Rosso e amo alla follia i miei clienti. Non riesco a mantenere un rapporto distaccato...

Che colpa ne ho io se mi piace il mio lavoro ?

Che colpa ne ho io se mi piace leggere e documentarmi ?

Faccio tutto il possibile per la loro felicità, nel senso che queste persone:

  • Spendono tanti soldi
  • Hanno dei progetti per la vita
  • Hanno dei figli piccoli e fantastici
  • Hanno delle esigenze
  • Non hanno competenza
  • Hanno bisogno di aiuto
Ho deciso di mettermi in gioco per risolvere questo male comune.

Come procediamo ?

  • Scrivi una relazione che contiene le tue necessità, le tue idee, ecc
  • Prendi delle misure e riportale su un foglio di carta o sul computer
  • Mandami tutto a questo indirizzo mail: keiarosso@gmail.com
  • Io lo valuto e ti faccio un preventivo di costo per il servizio.
Se sei il milionesimo cliente non paghi…
Se il lavoro se lo aggiudica la mia impresa non paghi...
Se reputi il preventivo accettabile procedo con:
  • Studio di fattibilità
  • Disegno tecnico con le quote
  • Pianta in pdf colorata con mobili e tutto il resto.
  • Computo metrico compilato con descrizione lavorazioni e costi
  • Attraverso contatto mail o telefonico applico le eventuali modifiche.

Questo è un esempio di progettino che ho realizzato

PROGETTINO---SOTTOTETTO

Ora hai un’idea di quanto ti costa e puoi decidere se fare i lavori.

Puoi usare questi documenti per farti fare preventivi da altre imprese o professionisti.

Se non sei troppo lontano posso venire di persona a fare un rilievo ed un colloquio preliminare.

Keia, perché vuoi venire a casa mia ?

Perché amo molto la parte sociale del mio lavoro, mi piace conoscere di persona i miei clienti, stringere la mano, conoscerne la realtà e far conoscere le mie competenze di persona, anche perché ognuno sulla carta può scrivere quello che vuole ma nella realtà deve convincere.

Attenzione:

  • non è vero che chi viene a casa vostra vestito da lavoro vuol dire che è bravo….
  • non è vero che chi viene a casa vostra vestito bene è un figlio di papà e non sa nulla….
  • non è vero che chi viene a casa vostra vestito bene è il migliore...
  • non è vero che uno straniero lavora male...
  • ricorda sempre che l'abito non fa il monaco...

Se mai avrai voglia di contattarmi hai solo da dirmelo come vuoi che venga vestito…

Di solito mi vesto bene, per rispetto verso di te e verso la tua casa..

Perché ai matrimoni ci si veste bene ?

  • Per rispetto verso gli sposi
  • Per venire bene nelle foto
  • Per fare bella figura
  • Per dare alla cerimonia un aspetto degno di quella che è…

Si lava la macchina, ci si fa la barba, ci si taglia i capelli….

Credo che non si faccia tutto questo per dimostrarsi diversi da quello che si è ma semplicemente per rispetto.

Sai ogni tanto cosa mi capita ?

Perdo un lavoro perché il mio preventivo è alto...va bene...capita...

SBAGLIATO !!!....perdo il lavoro perché il mio preventivo è giusto...!!

Le persone mi fermano per strada e mi dicono: Geom. Rosso, non so come dirglielo ma mi sono pentito di non averle dato il lavoro...alla fine ho speso molto di più di quanto da lei preventivato e non sono stato seguito così bene...ecc, ecc, ecc...

Magari era un lavoro da 200.000 €...non dico niente...

Voglio darti 3 consigli per la buona riuscita del tuo progetto:

1- Indaga a fondo sulle credenziali dei professionisti.

  • Per la buona riuscita del tuo progetto scegli con cura i professionisti a cui affidarti, questo è fondamentale, che siano geometri, architetti o imprese edili.
  • Poni delle domande ben precise per avere sempre chiara la situazione e per capire il livello di preparazione della persona che hai davanti.

2- Fatti una piccola cultura di edilizia.

Quando avrai a che fare con queste persone non cadere dalle nuvole, ma documentati prima su alcuni argomenti che ritieni importanti.

3- Fidati del professionista che hai scelto.

So che non è facile ma se hai svolto bene i punti 1 e 2 ora devi affidarti a qualcuno.

Segui il tuo istinto e non aver paura.

In questo modo riuscirai a portare a termine il tuo progetto in maniera semplice e sicura.

COME FARE ?

Puoi sicuramente incominciare il tuo percorso visitando il blog di Rosso Service, fare richieste, commenti oppure telefonami che fai prima…3472668093

 

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Chi ben comincia è a metà dell'opera....

Buona giornata a tutti...

C.I.L.A.

Buona sera e ben ritrovati per il terzo e ultimo articolo dedicato all’edilizia libera.

Oggi parliamo di C.I.L.A.

C.I.L.A. significa “comunicazione di inizio lavori asseverata” e serve per comunicare al proprio municipio o comune di appartenenza l’inizio di una attività edilizia.

A differenza della C.I.L., della quale abbiamo parlano nell’ articolo precedente, si tratta di una comunicazione redatta da un tecnico abilitato e consegnata all’ ufficio tecnico del comune interessato dall’ intervento edilizio.

La C.I.L.A. è asseverata” , cioè sottoscritta da un tecnico abilitato.

Solitamente ogni comune mette a disposizione questi  moduli sul proprio sito internet al servizio dei cittadini.

Comunque potete anche scaricarlo qui

Necessitano di C.I.L.A. tutte quelle attività che rientrano nella cosiddetta “edilizia libera” individuate nel D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 all’ articolo 6, comma 2, articoli a, e bis.

Potete leggerlo qui

ovvero:

  • Interventi di manutenzione straordinaria:

Rinnovare e sostituire parti non strutturali degli edifici.

Aprire porte e spostare muri.

Realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.

Frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l'originaria destinazione d'uso.

Modifiche interne di carattere edilizio sulla superficie coperta dei fabbricati adibiti ad esercizio d’impresa.

Cosa contiene una C.I.L.A. ?

Domanda compilata con firma del proprietario.
Atto di proprietà.
Progetto dell’ opera.
Documentazione catastale (visura e planimetria);
Relazione tecnica dettagliata firmata dal tecnico abilitato.
Elaborati progettuali .
Comunicazione Impresa esecutrice.

D.U.R.C. dell’ impresa esecutrice.

Chi presenta la C.I.L.A. ?

Il  tecnico abilitato che si assume la responsabilità che le opere siano in conformità agli strumenti urbanistici vigenti.

Quali sono i tempi di attesa per eseguire le opere ?

Le opere possono iniziare dal momento dell’ atto del protocollo della pratica da parte del comune.

Come possiamo dedurre, questa pratica edilizia è molto importante in quanto ci permette di compiere opere complete come ad esempio la ristrutturazione di un appartamento e permette alle amministrazioni di tenere sotto controllo le operazioni edilizie nel proprio comune.

I nuovo modulo C.I.L.A. unifica i moduli in uso in tutti i comuni italiani e semplifica in maniera decisa le precedenti pratiche (D.I.A.) molto più lente.

E’ obbligatorio presentare una variazione catastale entro 30 giorni dalla fine delle opere nel caso in cui si verifichi un cambiamento della distribuzione ed uso dei locali.

Infatti  dal 2010 negli atti di compravendita, la situazione reale deve essere uguale e conforme a quella scritta nei registri  catastali, pena una bella multa.

C.I.L.A. IN SANATORIA

Nel caso in cui i lavori vengano effettuati senza previa comunicazione, è possibile presentare una C.I.L.A. in sanatoria pagando una multa di 1.000 € esclusi i diritti di segreteria per sanare la situazione esistente.

E’ possibile inoltre presentare la C.I.L.A. in corso d’ opera. In questo caso la multa è intorno ai 300 €.

Mi raccomando come al solito, nel caso avessimo dubbi rivolgiamoci sempre ad un tecnico abilitato competente e di fiducia, infatti nel caso in cui gli interventi realizzati non ricadano in questo tipo di attività (edilizia libera) si va davvero incontro a sanzioni anche penali con rimozione e demolizione dell’ opera  e arresto fino a 2 anni, oltre che la multa molto salata anche fino a 50.000 €.

Se siete in cerca di informazioni immediate potete contattare il mio esperto di pratiche:

Geom. Davide Rossetto email: studiotecnicorossetto@gmail.com

Spero di essere stato chiaro e utile.

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Chi ben comincia è a metà dell’opera…

Buona giornata a tutti…

 

C.I.L.A.

C.I.L.

Buona sera e ben ritrovati per il secondo articolo di tre dedicati all'edilizia libera.

Oggi parliamo di C.I.L.

C.I.L. significa “ comunicazione di inizio lavori” e serve per comunicare al proprio municipio o comune di appartenenza l’ inizio di una attività edilizia.

Si tratta di una semplice comunicazione redatta dal proprietario  dell’ immobile e consegnata anche in maniera telematica all’ ufficio tecnico del comune interessato dall’ intervento edilizio.

Solitamente ogni comune mette a disposizione questo modulo sul proprio sito internet al servizio dei cittadini.

Comunque potete anche scaricarlo qui.

Necessitano di C.I.L. tutte quelle attività che rientrano nella cosiddetta “edilizia libera” individuate nel D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 all’ articolo 6, comma 2, articoli b, c, d, e,

che potete leggere qui

ovvero:

  • Interventi di manutenzione straordinaria:

Opere che soddisfano esigenze temporanee, rimosse entro un termine di 90 giorni.

Pavimentazioni e finiture di parti esterne.

Installazione di pannelli solari fotovoltaici tranne che in centro storico o di particolare pregio artistico o ambientale (zona A).

Aree di gioco ed elementi di arredo di pertinenza non a scopo di lucro.

Quindi stiamo parlando di realizzazione di opere che prima non erano presenti ed opere correlate ad esse.

Facciamo qualche esempio:

Posso realizzare la pavimentazione del cortile in autobloccanti che prima era in ghiaia.

Poso costruire un parco giochi in giardino per mio figlio, oppure aggiungere elementi di arredo come alberi o cespugli, panchine, un pergolato in legno per mangiare.

Posso installare dei pannelli solari.

Posso inoltre edificare opere temporanee come ad esempio i  ponteggi per effettuare manutenzioni e restauri in altezza.

Come possiamo notare, a differenza di quanto si possa fare senza una comunicazione e che abbiamo visto nell’ articolo precedente, con la C.I.A. iniziamo decisamente a creare opere che prima non esistevano.

Anche se per questo tipo di lavori non occorre la firma di un tecnico abilitato, dobbiamo sempre tenere presente le prescrizioni degli strumenti tecnici comunali, le norme di sicurezza , le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

Ora vediamo la prassi di utilizzo di una C.I.L. ed i tempi.

  • Il proprietario consegna la pratica all’ ufficio tecnico del comune interessato dalle opere (sportello unico per l’ edilizia) e fa protocollare la pratica pagando i diritti di segreteria.
  • I lavori è possono iniziare subito. Come abbiamo visto non bisogna più aspettare il silenzio – assenso di 30 giorni da parte del comune.
  • Alla fine dei lavori occorre consegnare la fine lavori in comune.

Puoi scaricare il modulo qui.

C.I.L. IN SANATORIA

Nel caso in cui i lavori vengano effettuati senza previa comunicazione, è possibile presentare una C.I.L. in sanatoria pagando una multa di 1.000 € esclusi i diritti di segreteria per sanare la situazione esistente.

E’ possibile inoltre presentare la C.I.L. in corso d’ opera. In questo caso la multa è intorno ai 300 €.

Mi raccomando come al solito, nel caso avessimo dubbi rivolgiamoci sempre ad un tecnico abilitato competente e di fiducia, infatti nel caso in cui gli interventi realizzati non ricadano in questo tipo di attività (edilizia libera) si va davvero incontro a sanzioni anche penali con rimozione e demolizione dell’ opera e arresto fino a 2 anni, oltre che la multa molto salata anche fino a 50.000 €.

Se siete in cerca di informazioni immediate potete contattare il mio esperto di pratiche:

Geom. Davide Rossetto email: studiotecnicorossetto@gmail.com

Spero di essere stato chiaro e utile.

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C.I.L.

 

 

EDILIZIA LIBERA

Buon giorno a tutti voi...

Ho notato che ultimamente quando mi reco a casa dei clienti, per un sopralluogo di lavoro, ma anche parlando con amici, mi capita spesso di sentirmi chiedere informazioni sul tipo di pratica amministrativa per poter procedere con certi  lavori.

Desidero perciò fare chiarezza cominciando dalla parte più semplice.

Esistono alcuni casi di opere che rientrano nella cosiddetta “edilizia libera” individuate nel D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 all’ articolo 6, comma 1, articoli a,b, c, d, e, che non necessitano di alcuna comunicazione al comune.

Potete leggerlo qui

In alcuni casi (ad esempio le tinteggiature delle facciate sono soggette al piano colore comunale) è consigliato comunque redigere e consegnare una lettera in carta semplice, o anche una e-mail, per maggior tutela, indicando la tipologia dei lavori e il periodo temporale.

  • Interventi di manutenzione ordinaria:

Opere di rinnovamento, riparazione o sostituzione di finiture oppure opere atte a integrare o mantenere in efficienza impianti tecnologici.

Eliminazione di barriere architettoniche senza alterare la sagoma dell’ edificio.

Opere temporanee per attività di ricerca.

Movimenti di terra collegati all’ attività agricola.

Serre mobili stagionali per attività agricola.

Quindi parliamo di riparazione, rinnovamento o sostituzione di finiture di edifici.

Facciamo qualche esempio:

In esterno posso tinteggiare le pareti, pulirle, cambiare i serramenti, il cancello, rifare pavimentazioni, riparare recinzioni, riparare o sostituire ringhiere, grondaie e camini, posso anche installare tende da sole e zanzariere.

Se ho un negozio posso cambiare la vetrina e la serranda.

In interno invece posso rifare l’ intonaco, cambiare le piastrelle, tinteggiare, cambiare le porte.

Per quanto riguarda gli impianti posso anche cambiare la caldaia, rifare l’ impianto elettrico ampliandolo con qualche presa e punto luce in più, sostituire i sanitari o aggiungerne di nuovi.

Posso anche cambiare l’ antenna a patto che non stravolgo il contesto urbanistico della città.

Quasi quasi mi monto anche una piccola serra per i pomodori …

Insomma, i lavori che si possono fare senza permessi sono molti, l’ importante è distinguere con precisione la categoria nella quale essi ricadono per non incorrere in sanzioni talvolta anche piuttosto pesanti.

Non dobbiamo sempre preoccuparci di fare qualcosa contro la legge, ma nel caso avessimo un dubbio rivolgiamoci sempre ad un tecnico abilitato di fiducia che ci può aiutare a risolvere la situazione.

Se siete in cerca di informazioni immediate potete contattare il mio esperto di pratiche:

Geom. Davide Rossetto email: studiotecnicorossetto@gmail.com

Spero di essere stato chiaro e utile.

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Buona giornata a tutti…

EDILIZIA LIBERA

 

IL PAVIMENTO PERFETTO

Buon giorno a tutti e ben ritrovati...oggi parliamo di pavimento...

Da anni sono alla ricerca della perfezione e non c’è esempio più eclatante di un pavimento.

Il pavimento secondo me deve essere perfetto.

In molti anni di lavoro ne ho viste di tutti i colori ed ho avuto a che fare con un certo numero di artigiani pavimentisti.

Secondo me si dividono in tre categorie:

  • L’ incapace: non sa quello che sta’ facendo, anzi sembra che lo sa ma poi non lo sa. E’ un incompetente e non conosce neanche le basi elementari per fare un lavoro.
  • L’ artigiano medio: la sua esperienza gli permette di argomentare e fa un discreto lavoro. Non costa tanto e può essere utile a persone che non pretendono.
  • Il pavimentista bravo: ha esperienza, è capace a fare il suo lavoro, costa un po’ di più ma il risultato è ottimo.

Ho detto ottimo, non perfetto, perché comunque tutte le cose fatte a mano sono per loro natura imperfette come lo è l’uomo.

Da anni lavoro con pavimentisti del “terzo tipo” e sono rimasto contento, come d’altronde i miei clienti.

Il pavimento perfetto deve essere perfetto, ovvero inopinabile.

Sarò anche un pistino perfezionista (me ne hanno già dette, anche alle spalle, immagino) ma quando noto un’ imperfezione in un taglio, un giunto un po’ diverso, un piccolo gradino poi …… , uno zoccolino tagliato benino … “ma non si vede neanche”, “ma tanto è nell’ angolo del bagno”, ecc.

NO...!

BASTA ….!

Penso... “Devo lavorare per raggiungere il miglior livello possibile… per fare un salto di qualità” e...

Finalmente ci sono....!

L'ho trovato...!

Si chiama “Raimondi levelling system”

foto-posa-pavimento

E’ un sistema usato già da alcuni anni che permette di raggiungere livelli ineguagliabili con metodi tradizionali.

pinza-metodo-raimondi

rivestimento-metodo-raimondi

 

 

 

 

 

Se vuoi saperne di più clicca sul sito di Raimondi s.p.a.

Secondo me bisogna aggiungere una quarta categoria di pavimentisti:

  • Il pavimentista bravo, capace e innovativo: non solo fa un buon lavoro ma è anche pronto a mettersi in gioco, a cambiare il suo metodo di lavoro quando si fa largo un nuovo sistema che permette di aumentare il livello di qualità.

gianluca-bonazza

 

 

Gianluca Bonazza è un pavimentista del quarto tipo e da qualche anno usa il brevetto Raimondi Levelling System con grandi soddisfazioni.

Adesso è partner di Rosso Service...

 

Pavimento perfetto ?

Rosso Service è in grado di farlo.

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Buona giornata a tutti…

IL PAVIMENTO PERFETTO

LA RESINA

Buon giorno a tutti e ben trovati...

Oggi parliamo di resina.

Che cos'è, quanto costa, chi la fa....

Queste sono domande che sento spesso, infatti negli ultimi anni si è sviluppata in Europa una tendenza modernistica che prevede materiali e soluzioni innovative differenti dai metodi tradizionali utilizzati in passato.

Con resina artificiale o sintetica si intende in genere un materiale viscoso capace di indurirsi a freddo o a caldo.

componenti resinaUna resina sintetica non viene in genere commercializzata come tale, ma ne vengono venduti i suoi precursori, nella forma di due componenti separati  che vengono miscelati al momento dell'uso. La miscelazione  innesca una reazione chimica che li trasforma  nel polimero solido, una materia plastica solitamente trasparente che può venire successivamente lavorata, colorata e decorata.

In edilizia la resina viene utilizzata per molteplici scopi che variano dal reparto industriale ( grandi pavimentazioni di stabili, appoggi per macchinari, ecc.) a quello  decorativo delle abitazioni private.

Bagni

bagno in resina

Cucine e scale

cucina-e-scala

Pavimenti

pavimenti

I pregi di questo materiale sono molteplici:

  • resistente ai movimenti meccanici perché elastica
  • facile da pulire e quindi molto igienica
  • impermeabile
  • atossica e volendo antiscivolo
  • duratura
  • spessori minimi di applicazione
  • colori e finiture infinite e uniche
  • nelle ristrutturazioni consente di mantenere il vecchio pavimento, nessuna spesa di demolizione, nessun rumore molesto, le porte non vanno tagliate
  • non avendo giunte come le piastrelle, non ci sono accumuli di polvere e sono facili da pulire
  • esteticamente, grazie alla caratteristica di continuità, rende gli ambienti più spaziosi

I difetti possono essere:

  • crepe causate da una sbagliata analisi del sottofondo
  • graffi e usura
  • ingiallimento dovuto ai raggi UV se non protetta con finitura trasparente

QUANTO MI COSTA ?

La realizzazione di un lavoro in resina non si può considerare economica infatti a parte il costo del materiale, quello che incide di più è la manodopera.

Vediamo in breve le fasi di lavorazione:

  • Sopralluogo e progettazione
  • Livellamento del supporto
  • Pulizia perfetta
  • Posa di rete
  • Posa strato di fondo
  • Stesura prima mano di resina
  • Stesura seconda mano di resina
  • Decorazione
  • Stesura dello strato protettivo

Sopralluogo e progetto costa 100 € e viene scalato in caso di buon esito.

Il prezzo per una realizzazione fatta da personale esperto varia da 70 a 110 €/mq a seconda della quantità e della finitura scelta.

Incidono inoltre le condizioni dei supporti, la conformazione dell’ ambiente (angoli, spigoli, dislivelli, ecc.)

Un artista bravo potrebbe costare anche di più perché, in caso di richieste  particolari, il risultato diventa una vera e propria opera d’ arte unica ed irripetibile di alto impatto estetico e decorativo che fa aumentare il valore dell’ immobile.

Una persona esperta, seria e preparata è ad esempio l’artista Raffaella Soluri che da anni si occupa di resina ed è partner di Rosso Service.

raffaella-presentazione

Conosciuta come ELALAB, realizza opere uniche in resina su tela e decorazioni di pavimenti e rivestimenti. Potete ammirarle sul suo sito internet.

raffaella

Per chi fosse interessato alcune delle  sue opere sono esposte  in maniera permanente allo “spazio 51” a Ivrea in corso Massimo d’ Azeglio 51.

raffaella-galleria

Come abbiamo visto questo materiale è molto bello e durevole, non costa poco ma calcolando che si può applicare su pavimenti esistenti permette di rivoluzionare la casa senza troppi inconvenienti di demolizione o taglio porte, infatti ha uno spessore molto contenuto.

Un consiglio:

non entrate in casa con dei sassolini sotto alle scarpe....

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Chi ben comincia è a metà dell’opera….

Buona giornata a tutti…

LA RESINA

AUTOBLOCCANTI

Buon giorno a tutti voi e ben trovati.

Oggi parliamo di autobloccanti.

Molte volte questa soluzione risulta ideale per sistemare cortili e viali di casa, ma anche per creare grandi aree destinate a parcheggio.

Grazie alla grande varietà di colori, forme e metodi di posa si possono creare infinite soluzioni per personalizzare qualunque tipo di contesto in maniera duratura ed economica.

Non mi dilungo sulla composizione e i modelli disponibili perché sulla rete sono presenti migliaia di offerte, foto, ecc. Per esempio potete provare qui.

Cominciamo i lavori.

PREPARAZIONE DEL TERRENO.

  • Pulire bene la zona interessata da erbacce e sedimenti vari.
  • Messa in opera di eventuali corrugati elettrici, pozzetti di scolo e griglie di raccolta delle acque.
  • Posa in opera dei cordoli perimetrali. Questa lavorazione è necessaria per contenere la spinta della pavimentazione sul perimetro.
  • Valutare bene le zone dove il terreno è molle o cedevole anche a causa degli scavi precedenti. In questi spazi è doveroso eliminare la parte debole e rimpiazzarla con del ghiaione. Comprimere il tutto più possibile mediante un piccolo escavatore o rullo pesante.
  • Creare uno strato di stabilizzato dello spessore di almeno 10 – 15 centimetri compattato e rullato mediante un rullo schiacciasassi. Si consiglia in questa fase di stabilire le eventuali pendenze, ovvero il convoglio delle acque verso le griglie ed i pozzetti di raccolta. Si consiglia inoltre di evitare pendenze verso l’ abitazione.

preparazione-fondo

PREPARAZIONE DELLO STRATO DI SABBIA

Questa lavorazione richiede precisione in quanto da essa dipende l’esito della pavimentazione.

  • Ricoprire la superficie con la sabbia in modo da creare uno spessore di circa 7 – 8 centimetri.

stesura-e-pressa-sabbia

  • Mediante un compattatore, schiacciare la sabbia con movimenti concentrici anche più volte.
  • Verificare lo spessore delle mattonelle e creare delle poste all’altezza desiderata.

Per far ciò posizionare la mattonella  sulla sabbia in modo che nei punti dove ci sono le griglie e i pozzetti il piano di essa sia leggermente superiore, intorno ai  2 – 3 centimetri. Consiglio nelle vicinanze dei cordoli di impostare una altezza media rispetto all’ altezza di essi. Nel caso la posta sia troppo bassa aggiungere sabbia e schiacciarla nuovamente.

  • Tendere un filo, in gergo “ lignola”, collegando la parte superiore delle mattonelle delle singole poste e mediante una riga di alluminio, dello stesso spessore del cubetto e possibilmente lunga, creare le fasce principali di raccordo. Se la sabbia è alta bisogna grattarla via, mentre se è bassa bisogna aggiungerne e schiacciarla. Lisciare con il frattazzo.
  • Create le fasce principali bisogna collegarle tra loro con altri raccordi sempre più fitti fino al completamento dell’ intera area. Per svolgere questa operazione al meglio è consigliabile utilizzare delle guide in ferro per battuti.

posa-autobloccanti

POSA DEI CUBETTI AUTOBLOCCANTI

E’ bene, prima di cominciare a posare i cubetti, avere le idee chiare sull’ estetica che si vuole ottenere pianificando i colori, i contorni e le direzioni da seguire.

Per aree strette e lunghe è consigliabile posizionare una lignola al centro della lunghezza e cominciare la posa dei cubetti a partire da essa in modo da avere una bel colpo d’ occhio percorrendo il viale ed avere i cubetti tagliati da entrambe le parti. Per questioni estetiche, su tutto il perimetro della pavimentazione e in prossimità di griglie, pozzetti e cordoli, realizzare una cornice ponendo dei cubetti lungo la loro dimensione più lunga. In questo modo i taglia si noteranno molto meno e la pavimentazione sarà perfetta.

  • Posizionare i bancali alle spalle del punto in cui si vuole cominciare a posare gli autobloccanti. Questo serve per non dover calpestare la sabbia per avvicinarli all’ area di posa con la carriola.
  • Cominciare a posare i blocchetti partendo da una estremità dell’ area da pavimentare, sempre tenendo in considerazione la quadratura delle griglie di scolo e la direzione principale del viale. In questa fase potrebbe essere utile una bozza preventiva su di un foglio di carta oppure una verifica della conformazione dell’ intera area.
  • I blocchetti si posano uno vicino all’ altro senza lasciare spazi tra di loro. E’ consigliabile dotarsi di qualche paio di guanti specialmente se essi sono bagnati. Una volta posati, gli autobloccanti sono immediatamente calpestabili anche con una carriola.

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  • Una volta posati tutti i mattoncini che passano interi e le cornici, bisogna, tramite una smerigliatrice o flessibile, tagliare le porzioni di cubetto che servono per ultimare perfettamente la pavimentazione contro la cornice perimetrale. Consiglio vivamente di usare il flessibile, anche se ci và più tempo e fatica, perché le finiture vengono molto meglio che con la trancia apposita.

tagli

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LAVORAZIONI POST-POSA

  • Con l’ ausilio del compattatore, nel caso anche completo di copertura anti graffio, comprimere la superficie dei cubetti in maniera concentrica anche più volte fino a raggiungere i livelli desiderati, ovvero il filo delle griglie e dei pozzetti.
  • Riempire le fughe della pavimentazione con sabbia fine. Si può usare una scopa per farlo e bisogna aggiungerne per diversi giorni fino a che non sono sature.

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  • Verificare dopo alcune settimane se vi è stato qualche cedimento nella pavimentazione, in questo caso è necessario sollevare la zona interessata, aggiungere sabbia, schiacciarla a frattazzo e riposare gli autobloccanti.

Bene...abbiamo finito...

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Buona giornata a tutti…

AUTOBLOCCANTI

MURETTO DI RECINZIONE

Buon giorno a tutti e ben ritrovati.

L'argomento di oggi è la realizzazione di un muretto di recinzione.

Questa operazione è d’obbligo quando si ha la necessità di dividere due proprietà  oppure delimitare il proprio giardino.

Mi è capitato molto spesso di realizzare delle recinzioni, di tutti i tipi, ma oggi prendiamo ad esempio una struttura lunga 100 metri composta da una fondazione in calcestruzzo armato 40 cm x 40 cm con sovrastante muretto anch’ esso in calcestruzzo largo 20 cm e alto 70 cm e rete verde alta 125 cm.

Vediamo quali sono le procedure ed  i costi:

  • Per iniziare a lavorare è necessario presentare in comune un permesso redatto da un tecnico abilitato nel quale sono contenuti una relazione tecnica e dei disegni di ciò che si và ad edificare.

Il costo varia intorno ai 1.000 € compresi i diritti di segreteria

 

  • Tracciamento delle linee di edificazione dell’ opera sul terreno.

Il costo è di una mezza giornata di lavoro in due persone, diciamo 200 €

  • Scavo della fondazione mediante escavatore

Il costo si aggira intorno ai 5 €/ml x 100 ml = 500 €

  • Posa del ferro secondo calcoli strutturali, ipotizziamo una gabbia di rete elettrosaldata piegata a staffe ogni 20 cm di diametro 8 cm e 4 bacchette correnti all’ interno di diametro 12 mm con un peso di 10 Kg/ml. Quindi in totale abbiamo 1.000 Kg di ferro.

Il costo è di 1.10 €/Kg fornito e posato x 1.000 Kg = 1.100 €

  • Getto del calcestruzzo dosaggio 300 Kg/mc stimati 16 mc

Costo del calcestruzzo 75 €/mc x 16 mc = 1.200 €

Costo della manodopera 200 €

  • Manodopera per tracciamento del muretto e armatura, getto e disarmo

Il costo è di 45 €/ml x 100 ml = 4.500 €

Calcestruzzo dosaggio 300 Kg/mc stimati 14 mc x 75 €/mc = 1.050 €

Se prevediamo una autopompa costa 250 €

Tracciamento e posa delle bottiglie 50 €

  • Posa dei paletti e della rete verde

Esistono diversi tipi di recinzioni più o meno costose a seconda delle finiture e della resistenza

Una recinzione di media qualità, cioè abbastanza rigida e duratura, compreso di paletti, saette, rete da 1,25 cm, tenditori e matasse da legatura, si aggira intorno agli 8 €/ml x 100 ml = 800 €

La manodopera è di tre giorni in due persone circa 1.200 €

 

TOTALE 12.050 €

Il prezzo stimato al ml è di 120,50 €

Naturalmente questi prezzi sono indicativi ma credo molto utili a chi vuole farsi un' idea dei costi.

Per domande specifiche resto a disposizione.

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Buona giornata a tutti…

MURETTO DI RECINZIONE

IL VETRO CELLULARE

Buon giorno a tutti e ben ritrovati per questo nuovo articolo...

Oggi parliamo di VETRO CELLULARE FOAMGLAS

Il  vetro  cellulare è un isolante minerale che grazie alle sue caratteristiche eccezionali  di coibentante termico consente di eliminare qualsiasi ponte termico costruttivo.

Nel settore delle costruzioni trova parecchie applicazioni specialmente in edifici a bassi consumi e consente di semplificare e velocizzare, grazie a semplici operazioni di posa, l’ esecuzione dei lavori.

FOAMGLAS è l’unico prodotto che consente di eliminare il sistema tradizionale a doppio muro ed il costoso vespaio areato

foamglass lastra

Le soluzioni applicative sono:

  • Isolamento del lato esterno contro terra degli edifici
  • Essendo portante può essere utilizzato sotto i muri o sotto la platea di fondazione con funzioni multiple, ovvero come coibentazione termica, barriera al gas radon, barriera vapore e impermeabilizzazione.
  • Isolamento di coperture piane o curve.
  • Possibilità di applicazione delle piastrelle direttamente sopra il coibente senza massetto cementizio.
  • Isolamento di coperture metalliche con qualsiasi finitura anche con pendenza nulla.
  • Isolamento del lato interno di pareti fuori terra con possibilità di intonacare, rasare, rivestire o piastrellare direttamente sopra.

lavorazione-foam-glass

Caratteristiche uniche ed eccezionali del vetro cellulare FOAM GLAS

  • Assolutamente impermeabile ai gas e all’ acqua, si mantiene asciutto o secco in totale immersione o in ambienti saturi di gas.
  • Realizzazione di giunti totalmente stagni, senza ponti termici, totalmente impermeabili e stagni al vapore.
  • Fumosità nulla anche sottoposto a fiamma diretta.
  • REI 30-60-90 a seconda degli spessori.
  • Non necessita di barriera a vapore.
  • Resistente alla compressione.
  • Potere isolante costante in ogni situazione.
  • Ecologico, smaltibile come inerte.
  • Assolutamente atossico e inalterabile nel tempo.
  • Inattaccabile da muffe, batteri, roditori, radici, acidi e moltissime sostanze chimiche.
  • Facile da lavorare.
  • Non conduce elettricità.
  • Temperature ammissibili – 260 C° + 430 C°
  • Impermeabile al gas radioattivo Radon RN 222.

caratteristiche

Benefici dell’ utilizzo nel tempo

  • Riduzione drastica dei controlli straordinari
  • Nessun pericolo di incendio
  • Nessuna esalazione nociva o tossica anche se sottoposto a fiamma
  • Eccezionali prestazioni termiche
  • Totale garanzia di durata nel tempo
  • Totale rispetto dell’ ambiente

benefici

Si può quindi affermare che questo sistema risolve ogni problema di condensa e risparmio energetico per tutta la vita degli edifici senza intervento alcuno nel tempo.

FOAMGLAS è classificato come materiale durevole al pari del vetro.

Il vetro cellulare FOAMGLAS vanta una rete di assistenza di oltre 700 persone ed è presente in Italia per assistervi.

Per ogni informazione potete compilare il form presente sul nostro blog, oppure contattare direttamente il responsabile per il nord Italia Claudio Saponaro, persona molto attenta e disponibile a rispondere alle vostre domande e a risolvere ogni genere di problematica.

Responsabile Claudio Saponaro Via Andreoli 2 Induno Olona (VA)

Tel ufficio 0332 202948 – Fax 0332 204151 – claudio.saponaro@foamglas.it – Tel cell. 340 9395210

Se vuoi curiosare questo è il link al sito ufficiale.

logo foam glass

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IL VETRO CELLULARE

RIFARE IL TETTO

Buon giorno a tutti e benvenuti..oggi analizziamo i costi per rifare il tetto.

Questa è una domanda che mi fanno in molti e che richiede una risposta molto ampia e articolata anche perché esiste una moltitudine di coperture differenti ubicate in posti differenti e ad altezze diverse.

Cercheremo di prendere come esempio un tetto nuovo coibentato di grandezza a partire da 150 mq.

  • Per prima cosa bisogna prendere in considerazione la zona di intervento, cioè l' accessibilità del luogo e il possibile impiego di mezzi di sollevamento.
    In condizioni normali preparare il cantiere e montare una gru richiede all'incirca 1.500 €
  • Il ponteggio che probabilmente è necessario si misura al mq e costa all'incirca 15 €/mq.
  • Per quanto riguarda la demolizione del tetto esistente che di solito è vecchio e quindi composto da orditura e tegole il costo è di circa 25 €/mq compreso di smaltimento macerie.

smontaggio-tetto

Ora che il tetto non c'è più dobbiamo pensare di costruirne uno nuovo.

Analizziamo i costi dei materiali:

  • La grossa orditura incide circa 40 €/mq

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  • Le perline incidono circa 20 €/mq

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  • La barriera vapore incide circa 5 €/mq
  • L'isolante tipo Isotech cm 16 incide circa 30 €/mq

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  • Le tegole incidono circa 10 €/mq

tegole

  • La manodopera incide circa 40 €/mq e varia a seconda delle dimensioni del tetto.

camini

Il tetto finalmente è finito ed ha richiesto un mese di lavoro.

Totale 145 €/mq cioè varia dai 140 € ai 150 € al mq.

A ciò bisogna aggiungere:

  • Tamponamenti in mattoni perimetrali circa 2.000 - 3.000 €
  • Incolmatura circa 1.000 €
  • Grondaie e i faldali da 25 € a 50 € e più a seconda del materiale e dello sviluppo.
  • Camini antichi in mattoni 600 €/cad. o prefabbricati 200 €

Naturalmente questi prezzi sono indicativi ma credo molto utili a chi vuole farsi un' idea dei costi.

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Buona giornata a tutti

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